Rapolano Terme (SI) - Rif. 1262 “la torre alle porte del chianti” Armaiolo è un piccolo ma grazioso borgo fortificato in Val d’Ombrone, a circa un chilometro e mezzo a nord di Rapolano Terme lungo la superstradata per Siena. È ignota l’origine al pari dell’etimologia del nome di questo castello, conosciuto assai bene in passato per le sue acque acidule solfuree termali. Nel corso dei secoli le vicende di questo insediamento sono state alquanto burrascose. Durante il XII sec. è stato di proprietà delle famiglie Spadalonga e Adilasia, anche se nel secolo successivo il governo senese ha voluto appropriarsi della fortificazione. La notizia più antica di Armaiolo risale al 1260 quando Armaiolo era sotto il dominio dei conti Berardenghi, e alcuni Fiorentini, sconfitti dai Senesi a Montaperti, causarono danni al castello. La signoria dei conti Berardenghi di Asciano e loro consorti, durò fino al secolo XIV dopodiché furono sostituiti nel dominio dalla Repubblica senese. Un notaio senese del Trecento, Ser Cristofano di Gano di Guidino, ricoprì più volte ad Armaiolo il ruolo di vicario del Comune di Siena; qui egli aveva acquistato terre per ben 477 fiorini, due case e una cantina. Cristofano era legato da amicizia con Caterina Benincasa, la nota patrona d’Europa (1347-1380), che secondo la leggenda avrebbe sostato ad Armaiolo. Poiché Armaiolo era situato vicino al territorio fiorentino e sulla via della Val di Chiana, subì devastazione e saccheggi numerose volte. Ad esempio nel 1524 un nobile straniero, il Duca di Albania inviato dal re di Francia, transitando il territorio senese trovato in Armaiolo un ostacolo poiché gli abitanti osarono opporsi, lo espugnò passando a fil di spada gli abitanti. A sostegno di Siena il popolo di Armaiolo mostrò sempre grande fedeltà al punto che nel 1554 questo gli costò la più terribile tragedia e devastazione della sua storia. Infatti durante all’ultima guerra tra Siena e Firenze, il 30 maggio 1554, il castello fu assediato dall’esercito imperiale-mediceo formato da soldataglie tedesche e spagnole al comando del conte Aldobrandeschi di Santa Fiora, fu intimato agli abitanti di arrendersi, ma quando questi rifiutarono preferendo la morte alla prigionia, tutti, ad eccezione delle donne, furono uccisi e il castello di Armaiolo dato alle fiamme. Fu un massacro spaventoso, ad Armaiolo, come a Rapolano e a Serre. Armaiolo costituì fino al 1777 una comunità autonoma, governata da propri magistrati con leggi e statuti che ancora si conservano nell’archivio storico comunale. Proponiamo in vendita una superficie di mq. 41 al piano terreno costituito da locali magazzino, al piano secondo un appartamento di mq. 98 e l’interno della torre di mq. 9. Tutte le superfici sono da ristrutturare. Vi è anche un terreno di mq. 335 attiguo all’ingresso. Valore Euro 77.000 --- Finanziamo il 100% del valore dell'immobile tramite mutuo www.finservicepoint.it ---